Disagio
adolescenziale

Il disagio adolescenziale

L’ adolescenza è una fase esistenziale particolare, durante la quale si attraversa una crisi profonda. Un trattamento psicologico in adolescenza può essere una reale prevenzione di molte cause di sofferenza nella vita adulta. L’identità stabile del bambino entra in crisi, per la difficoltà del passaggio dal senso di appartenenza e sicurezza fornito dalla famiglia al bisogno di acquisire un ruolo diverso.
Ciò consiste nel rivedere tutti gli insegnamenti ricevuti e decidere quali accettare e quali respingere per costruire il proprio autonomo sistema di regolazione interno e comportamentale.

Le trasformazioni che accompagnano la fase puberale infatti fanno emergere i conflitti rimasti irrisolti durante l’infanzia, emozioni dolorose e/o traumatiche che possono superare le capacità di elaborazione dell’adolescente, il quale assalito da vissuti molto intensi può manifestare:

  • aumento dell’impulsività,
  • problemi di attenzione e concentrazione,
  • aumento di comportamenti a rischio
  • coinvolgimento in situazioni pericolose
    (alcol, droghe, sessualità promiscua, inserimento in “bande”, bullismo agito o subito ecc).

Questi problemi psicologici si esprimono con disturbi d’ansia, di comportamento, depressioni, problemi a scuola, fobie, tic, grave isolamento sociale, fino ad arrivare a gravi disturbi del pensiero e dell’affettività.

Sia nelle emozioni positive che in quelle negative si verifica una tendenza all’eccesso, e la sofferenza provata in questo periodo può condizionare negativamente le esperienze successive, ma soprattutto incidere sull’autostima, portando a comportamenti di isolamento, o repressione dei propri bisogni.

Un altro fattore da considerare è il contesto sociale in cui l’adolescente vive, sia nel caso in cui sia povero di risorse, sia apparentemente più ricco ma più rigido e competitivo. Se il contesto sociale offre esempi utili ad affrontare i problemi questi verranno superati più agevolmente rispetto alla situazione in cui invece il contesto relazionale non è in grado di offrire assistenza per l’elaborazione dei temi specifici della sofferenza.

Il rapporto con la famiglia

Il rapporto con la famiglia è complicato perché i genitori sono coinvolti nella relazione, ed entrano spesso a loro volta in crisi, dovendo modificare il loro ruolo per riuscire, gradualmente, a trasformarsi da genitori di bambini in genitori di adulti. Inoltre a volte i genitori rivivono la loro stessa adolescenza e tutte le problematiche non risolte che riemergono spesso con forza inaspettata. Il genitore si trova a dover riaffrontare il sé stesso adolescente; a dover contemporaneamente elaborare sentimenti di invidia per il proprio figlio/figlia la cui adolescenza segna il suo inevitabile processo di invecchiamento, a dover gestire i sensi di colpa che questi sentimenti ambivalenti suscitano e a saper favorire il processo di separazione, necessario per il loro benessere psicologico che però comporta una radicale trasformazione anche della loro esistenza e della relazione con il partner.

E’ quindi fondamentale sostenere anche i genitori proponendo loro un percorso parallelo a quello dei figli.


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