Mentre una volta l’approccio all’utilizzo delle sostanze era una sorta di ricerca di paradisi artificiali, oggi si ricercano le sostanze per fini ludici oppure come forma di terapia illusoria dall'ansia e dalla depressione, generate anche dalle richieste prestazionali della società.

L'assunzione di sostanze diventa però malattia nel momento in cui la dipendenza sovrasta ogni tipo di attività quotidiana e le relazioni con gli altri. Il soggetto viene pervaso dal godimento, credendo di poter vivere perennemente in una condizione di benessere, pensando che la sostanza gli permetta di sopravvivere all'angoscia delle relazioni, al senso di incompletezza che prova nel rapportarsi con gli altri. Al contrario la sostanza da amica diventa nemica, non basta mai, il godimento non basta mai, l'assunzione finisce per essere divertimento a favore di un abuso al fine della sopravvivenza: si abbandona ogni cosa per rimanere da soli con la sostanza, con la convinzione di curarsi.

Per questo stesso motivo chi consuma sostanze inebrianti non chiede subito una cura in quanto crede di averla già trovata nello stupefacente.

La psicanalisi cerca invece di ricostituire la soggettività dell'individuo e di smascherare la sofferenza nascosta dall’uso delle sostanze ..e/o di comportamenti compulsivi come il gioco, internet o modalità relazionali in cui risulta evidente la componente di dipendenza che viene a crearsi con l’oggetto o con la persona stessa.